Cronaca di un restauro
Quando Nuova Elettronica pubblicò il kit del computer Z80 ne costruii uno. All'epoca ero appena un ragazzino, ma riuscii comunque a portare a termine l'impresa ed utilizzai il computer per diversi anni scrivendo i più disparati programmi.
Poi venne l'era dei PC, ed il computer finì smontato in uno scatolone in cantina.
Oggi, nel 2006 a distanza di 25 anni, ho ripreso quel bellissimo computer e l'ho restaurato.
Questa è la cronaca fotografica delle ultime fasi del restauro.
Proviamo a montare le schede sul bus. In primo piano c'è la scheda eprom da me progettata. Chissà se funzionano ancora.... |
Il banco da lavoro è un po' in disordine.... Qui si vedono i floppy da 3" 1/2 collegati alla loro interfaccia |
Le schede, la tastiera esadecimale, e l'oscilloscopio. Mi sa che occorre fare un po' di debug... |
Le schede sono normalmente trattenute solamente dai connettori, e tutto l'insieme è sempre un po' instabile. Quindi ho realizzato un'estensione del bus (sulla sinistra) per poter montare delle slitte che le blocchino |
Proviamo a posizionare il bus, il trasformatore e il dissipatore sul fondo del mobile metallico |
E poi proviamo a posizionare l'alimentatore sulla fiancata del mobile. Con tutto montato non c'è molto spazio a disposizione.... |
Chissà che effetto fanno tutte le schede posizionate nel mobile.... Direi che potrebbe andare bene |
Le schede viste di lato |
Una visione d'insieme di come sarà il posizionamento definitivo: le schede, il trasformatore, il dissipatore dell'alimentatore e la ventola di raffreddamento |
Le slitte verticali per il fissaggio delle schede montate sul bus |
Le schede montate sul bus e fissate dalle slitte. Il tutto è molto più solido ora... |
Il montaggio da un'altra angolazione... |
Colleghiamo un po' di fili all'alimentatore. Temo ce ne saranno un bel po'.... |
Avviciniamo l'alimentatore |
Il montaggio con l'alimentatore da un'altra angolazione |
Alziamo la fiancata con l'alimentatore e colleghiamo tutti i cavi necessari. Si, ce ne sono proprio un bel po'.... |
Una vista dall'alto |
Ora tocca al pannello frontale: posizionamo i cavi per i led e per la chiave di accensione |
Ed ora proviamo ad infilare le schede sul bus. Ci sta ancora tutto?!? |
Una vista dall'alto delle schede |
Un'altra vista d'insieme.... |
Un'altra angolazione.... |
Ora tocca al pannello posteriore. A sinistra ci sono i morsetti con le alimentazioni che vengono rese disponibili per dispositivi esterni. In centro i cavi piatti per tastiere, stampante e floppy. A destra gli spinotti per le uscite video e per gli ingressi/uscite dei due registratori a cassette |
Particolare delle uscite video e degli in/out cassette. Questo cablaggio mi piace.... |
Particolare dei morsetti con le alimentazioni. Tutte le tre alimentazioni (+5, +12, -12) e la massa sono disponibili per circuiti esterni |
Particolare del trasformatore di alimentazione. Questo unico trasformatore eroga tutte le tensioni richieste dal computer |
Particolare del trasformatore di alimentazione. Da notare il connettore centronics da pc (le comuni seriali) utilizzato per portare tutte le connessioni dell'interfaccia cassette agli spinotti posti sul pannello posteriore |
Il gruppo di alimentazione al gran completo: trasformatore, dissipatore, ponte raddrizzatore per i 5V (sul fondo del mobile), alimentatore e ventola di raffreddamento |
Il gruppo di alimentazione visto dal retro |
Ventola, trasformatore, dissipatore e schede |
Il pannello frontale abbassato con tutte le connessioni fatte |
Dopo un po' di prove mi accorgo che il computer è un po' sensibile ai disturbi esterni, così decido di montare un filtro sull'alimentazione principale |
Il filtro viene posizionato sul pannello posteriore. A pannello chiuso finirà esattamente sopra il trasformatore di alimentazione |
Ed ora chiudiamo il pannello posteriore. Davvero bello.... |
Tutto l'insieme con il pannello posteriore chiuso ed i cavi piatti collegati alle schede. Nonostante il grande affollamento la ventilazione è ottima |
E questo è il computer con anche il pannello anteriore chiuso |
Vista frontale del pannello |
E vista superiore.... |
Di nuovo una vista laterale dell'alimentatore |
E qui delle schede.... |
Tutto l'insieme dall'alto. Niente male direi... |
Ed ora tocca alla tastiera LX.387-B... |
...che viene montata nel suo mobile metallico |
Quindi viene montata la schedina per l'autorepeat ed il beeper della tastiera, che originariamente non avevo |
La schedina per l'autorepeat viene montata nel mobile della tastiera LX.387 |
La tastiera LX.387 con la schedina per l'autorepeat |
La tastiera LX.387 montata. Dato che il mobile per questa tastiera non veniva fornito, è stato utilizzato lo stesso mobile della tastiera LX.387-B ed è stata realizzata un mascherina ad hoc in materiale plastico |
Quindi tocca al floppy. |
L'interfaccia che permette la connessione dei drive da 3" 1/2 vista dall'alto. |
Particolare dell'interfaccia che permette la connessione dei drive da 3" 1/2 |
Ancora l'interfaccia con i due connettori |
L'altro lato del mobile con i drive |
Il retro del mobile per i drive con il connettore al centro |
Viene montato un filtro sull'alimentazione primaria anche per i drive |
I drive con il filtro sull'alimentazione |
L'alimentatore sulla destra e l'interfaccia in alto |
Il mobile per i drive con i tre floppy da 3" 1/2 in alto, ed il drive Basf da 5" 1/4 sotto |
Un'altra vista del drive. |
E qui c'è tutto il computer nel suo splendore. Non sono due, è uno solo con due tastiere e due monitor. E no, non è un sistema multi-utente, ma ci sono due schede video e due interfacce per tastiera... ;-) E c'è anche la piccola tastiera esadecimale con i display (sulla destra) |
Funziona!!!!! Questa è la schermata del boot del NE-DOS versione G.1, utilizzato con la scheda video-grafica LX.529 |
E questa è la schermata del boot del NE-DOS versione 1.5, utilizzato con la scheda video LX.388 |
Ed ora cosa facciamo? ;-) Questo giochino si chiama "barbari", e lo programmai 30 anni fa... |
Grafica ad alta risoluzione con la scheda video-grafica LX.529 Le varie foto dei monitor sono "bombate", ma è solo un'effetto ottico dovuto alla vicinanza della macchina fotografica: in realtà le linee sono dritte e parallele |
Questo invece è un clone del PacMan, ovviamente in basic... Notare la grafica particolarmente sofisticata.... ;-) |
Questa è la schermata iniziale di un clone di "Frogger", anch'esso da me scritto in basic 30 anni fa... |
Altra schermata iniziale del "Frogger" |
E questo è il "Frogger" in azione. Una ranocchia è già arrivata a casa... ;-) |
Tutto il computer acceso e funzionante!!! |
Dopo molto tempo ho realizzato il circuito stampato dell'interfaccia hard-disk LX.683, partendo dai disegni originali presenti sulla rivista. |
Il retro del circuito stampato rifatto dell'interfaccia LX.683 |
L'interfaccia LX.683 montata |
Il cavo per l'hard-disk. A sinistra c'è il connettore femmina a 50 poli che si innesta sull'interfaccia, a destra il connettore femmina DB-25 per il retro del mobile, con le connessioni a standard SCSI-I (che è praticamente identico al SASI utilizzato dall'interfaccia LX.683) |
L'hard-disk (un Seagate ST-225 MFM) viene montato in un case SCSI-I standard |
Il frontale del case con l'hard-disk. Il case ha un suo alimentatore separato |
Il retro del case con l'hard-disk. La piedinatura dei connettori è standard: per la connessione con il mobile del computer viene utilizzato un cavo standard SCSI-I |
L'interno del case con il controller XEBEC S-1410A in primo piano, montato sopra l'hard-disk |
L'interno del case contenente l'hard-disk. In basso c'è l'alimentatore |
Primo piano del controller XEBEC S-1410A |
La formattazione dell'hard-disk |
La directory dell'hard-disk, dopo che sono stati copiati i files del S.O.N.E. |